NEW YORK – Il mese scorso a Buenos Aires, Elizabeth, una donna di 34 anni e madre di due bambini, è morta dopo aver inserito del premezzolo nella cervice in un tentativo disperato di provocare un aborto. Diversi giorni prima, il Senato argentino ha affondato per poco la legge che avrebbe legalizzato l’aborto nei primi 14 giorni di gravidanza. Se questo disegno di legge fosse passato, Elizabeth potrebbe essere viva oggi, ma fa invece parte di statistiche terribili in base alle quali una ogni 40 donne argentine moriranno quest’anno per aborti improvvisati.
NEW YORK – Il mese scorso a Buenos Aires, Elizabeth, una donna di 34 anni e madre di due bambini, è morta dopo aver inserito del premezzolo nella cervice in un tentativo disperato di provocare un aborto. Diversi giorni prima, il Senato argentino ha affondato per poco la legge che avrebbe legalizzato l’aborto nei primi 14 giorni di gravidanza. Se questo disegno di legge fosse passato, Elizabeth potrebbe essere viva oggi, ma fa invece parte di statistiche terribili in base alle quali una ogni 40 donne argentine moriranno quest’anno per aborti improvvisati.