NEW YORK – L’Unione Europea si trova ad affrontare una minaccia esistenziale, eppure la leadership dell’UE sta rispondendo con un compromesso che sembra riflettere la convinzione che la minaccia possa essere semplicemente ignorata. Il regime cleptocratico del primo ministro Viktor Orbán in Ungheria e, in misura minore, il governo illiberale di “Diritto e Giustizia” (PiS) in Polonia, sfidano sfacciatamente i valori su cui è stata costruita l’Unione Europea. Trattare la loro sfida come una posizione politica legittima meritevole di riconoscimento e di una soluzione di compromesso non farà che accrescere – pesantemente – i rischi che adesso l’UE deve affrontare.
NEW YORK – L’Unione Europea si trova ad affrontare una minaccia esistenziale, eppure la leadership dell’UE sta rispondendo con un compromesso che sembra riflettere la convinzione che la minaccia possa essere semplicemente ignorata. Il regime cleptocratico del primo ministro Viktor Orbán in Ungheria e, in misura minore, il governo illiberale di “Diritto e Giustizia” (PiS) in Polonia, sfidano sfacciatamente i valori su cui è stata costruita l’Unione Europea. Trattare la loro sfida come una posizione politica legittima meritevole di riconoscimento e di una soluzione di compromesso non farà che accrescere – pesantemente – i rischi che adesso l’UE deve affrontare.