borrell16_KENZO TRIBOUILLARDPOOLAFP via Getty Images_special meeting defense spending KENZO TRIBOUILLARD/POOL/AFP via Getty Images

Fare sul serio con la difesa europea

BRUXELLES - La guerra scatenata dalla Russia contro l’Ucraina ha costretto l'Unione Europea ad affrontare sfide strategiche di lunga data. Il compito più immediato è porre fine alla dipendenza dell'Europa dalle importazioni di energia dalla Russia - e questo processo è già in corso - con un graduale embargo sul petrolio che raggiungerà il 90% entro la fine dell'anno.

Più in generale, l'Europa deve anche sviluppare una politica di sicurezza e di difesa efficace, nonché dotarsi delle capacità necessarie per attuarla. Sebbene questa ambizione non sia nuova di per sé, c’è un nuovo impulso. La guerra voluta dalla Russia ha mostrato che serve un cambio di passo verso una maggiore condivisione degli investimenti nella difesa. Ed è stata questa la conclusione più importante della discussione sulla difesa al Consiglio Europeo, questa settimana.

Non esistono due problemi politici identici. A volte, una sfida sembra così nuova e senza precedenti che non può essere affrontata fino a quando non si sia fatta una valutazione adeguata di come è cambiato il panorama. A volte, invece, le soluzioni sono note, ma mancano le risorse per metterle in pratica. Il dibattito sulla sicurezza e la difesa europea rientra in una terza categoria: la diagnosi e le ricette sono chiare, ma c'è stata una mancanza di volontà politica.

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