A person sits next to an experimental vaccine against the AIDS Mujahid Sagodien/Getty Images

Proprietà intellettuale nell’economia del ventunesimo secolo

NEW YORK – Quando il governo del Sud Africa ha tentato di modificare le sue leggi nel 1997 per usufruire di medicinali generici a basso costo per il trattamento dell’HIV/AIDS, l’industria farmaceutica globale ha esercitato tutto il suo potere sul paese, ritardando la loro attuazione e causando un elevato costo umano. Il Sud Africa alla fine ha avuto ragione, ma il governo ha imparato la lezione: non ha più provato a mettere la salute e il benessere dei suoi cittadini nelle sue sole mani sfidando il regime convenzionale della proprietà intellettuale .

Fino ad ora. Il gabinetto sudafricano sta cercando di definire una politica sulla proprietà intellettuale che promette di aumentare in maniera sostanziale l’accesso ai medicinali. Il Sud Africa affronterà senza dubbio ogni tipo di pressioni bilaterali e multilaterali dai paesi ricchi. Tuttavia il governo ha ragione e altre economie emergenti e in via di sviluppo dovrebbero seguire le sue orme.

Negli ultimi vent’anni, c’è stata una seria opposizione da parte dei paesi in via di sviluppo contro l’attuale regime di proprietà intellettuale. In larga parte, ciò è dovuto al fatto che i paesi ricchi hanno cercato di imporre un modello valido per tutti, influenzando il processo di creazione delle leggi dell’Organizzazione mondiale del commercio (OMC) e forzando la loro volontà tramite accordi commerciali.

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