PARIGI – Nel settembre del 2000, 189 paesi firmarono la “Dichiarazione del Millennio”, che definiva i principi della cooperazione internazionale per una nuova era di progressi verso obiettivi comuni. Uscendo dalla Guerra Fredda, eravamo convinti della nostra capacità di costruire un ordine multilaterale in grado di affrontare le grandi sfide dell’epoca: fame e povertà estrema, degrado ambientale, malattie, shock economici e la prevenzione dei conflitti. Nel settembre del 2015, gli stessi paesi hanno rinnovato il proprio impegno verso l’ambizioso progetto di affrontare insieme le sfide globali, sottoscrivendo l’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.
PARIGI – Nel settembre del 2000, 189 paesi firmarono la “Dichiarazione del Millennio”, che definiva i principi della cooperazione internazionale per una nuova era di progressi verso obiettivi comuni. Uscendo dalla Guerra Fredda, eravamo convinti della nostra capacità di costruire un ordine multilaterale in grado di affrontare le grandi sfide dell’epoca: fame e povertà estrema, degrado ambientale, malattie, shock economici e la prevenzione dei conflitti. Nel settembre del 2015, gli stessi paesi hanno rinnovato il proprio impegno verso l’ambizioso progetto di affrontare insieme le sfide globali, sottoscrivendo l’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile.