deaton13_Spencer Platt_Getty Images_detroit unemployment Spencer Platt/Getty Images

La prognosi infausta del capitalismo americano

PRINCETON – Chi chiede di tassare i ricchi per dare ai poveri deve spesso sopportare sfibranti spiegazioni sul perché un’eventuale ridistribuzione della ricchezza sarebbe una politica inutile. Se da un lato i ricchi sono di fatto ricchi, dall’altro ce ne sono troppo pochi per imporre un livello di tassazione utile al fine di aiutare i poveri.

Raramente si sente parlare del processo opposto, ovvero della ridistribuzione verso l’alto secondo cui pochi centesimi presi da tutti rendono pochi individui molto ricchi. Tuttavia, questo è proprio quello che fanno i monopolisti e i cosiddetti rent seeker (gruppi di potere che cercano posizioni di rendita) mettendo un prezzo eccessivo sui prodotti, pagando di meno le tasse e finanziando i politici per proteggere il loro ricavo da molti a vantaggio di pochi. Cosa ancor peggiore, le elezioni statunitensi del 2020 non faranno altro che garantire che questa “dinamica capillare verso l’alto” prosegua.

La vivacità del mercato azionario durante il Covid-19 è stata oggetto di grande stupore. Ovviamente, con dei tassi di interesse quasi pari a zero, gli investitori hanno avuto altre opzioni per ottenere un profitto ed è perfettamente comprensibile che il mercato abbia festeggiato la buona notizia annunciata dalla Pfizer, ovvero che il suo vaccino era vicino al 90% di efficacia.

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