OXFORD – In quasi tutti i paesi ricchi il sentimento anti-immigrati è al culmine. Tale fervore è però un male a cui bisogna opporsi se queste società vogliono continuare a prosperare e se i paesi in via di sviluppo vogliono combattere la povertà e sostenere la crescita economica.
Un alto tasso di migrazione globale è auspicabile per quattro ragioni: è fonte di innovazione e dinamismo; risponde alle carenze di manodopera; soddisfa le sfide derivanti dal rapido incremento della popolazione anziana; fornisce una via di fuga dalla povertà e dalla persecuzione. Limitare la migrazione rallenterebbe invece la crescita economica e indebolirebbe la competitività a lungo termine delle società, oltre a creare un mondo meno prospero, più iniquo e frammentato.
Ovviamente, in caso di elevati tassi di migrazione sussistono costi locali nel breve periodo a cui bisogna far fronte se le società intendono godere di benefici più ampi nel lungo periodo. Tutto sommato, malgrado l’opposizione interna ai paesi riceventi, il numero di migranti internazionali è raddoppiato negli ultimi 25 anni, e raddoppierà ulteriormente entro il 2030. I rapidi cambiamenti economici e politici – e in modo crescente i cambiamenti ambientali – smuovono le persone, incoraggiandole a cercare nuove opportunità e sicurezza altrove.
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By declining to include funding for Ukraine as part of the recent deal to avert a government shutdown, the US Congress sent a signal of encouragement to Russian President Vladimir Putin. That makes tightening the price cap on Russian oil exports all the more important.
propose three steps to prevent the rise in world prices from benefiting the Kremlin's war effort.
While China was an early mover in regulating generative AI, it is also highly supportive of the technology and the companies developing it. Chinese AI firms might even have a competitive advantage over their American and European counterparts, which are facing strong regulatory headwinds and proliferating legal challenges.
thinks the rules governing generative artificial intelligence give domestic firms a competitive advantage.
OXFORD – In quasi tutti i paesi ricchi il sentimento anti-immigrati è al culmine. Tale fervore è però un male a cui bisogna opporsi se queste società vogliono continuare a prosperare e se i paesi in via di sviluppo vogliono combattere la povertà e sostenere la crescita economica.
Un alto tasso di migrazione globale è auspicabile per quattro ragioni: è fonte di innovazione e dinamismo; risponde alle carenze di manodopera; soddisfa le sfide derivanti dal rapido incremento della popolazione anziana; fornisce una via di fuga dalla povertà e dalla persecuzione. Limitare la migrazione rallenterebbe invece la crescita economica e indebolirebbe la competitività a lungo termine delle società, oltre a creare un mondo meno prospero, più iniquo e frammentato.
Ovviamente, in caso di elevati tassi di migrazione sussistono costi locali nel breve periodo a cui bisogna far fronte se le società intendono godere di benefici più ampi nel lungo periodo. Tutto sommato, malgrado l’opposizione interna ai paesi riceventi, il numero di migranti internazionali è raddoppiato negli ultimi 25 anni, e raddoppierà ulteriormente entro il 2030. I rapidi cambiamenti economici e politici – e in modo crescente i cambiamenti ambientali – smuovono le persone, incoraggiandole a cercare nuove opportunità e sicurezza altrove.
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